Emozione Felicità. Cos’è l’emozione felicità? Conosci delle persone felici? La risposta è sicuramente affermativa, perché esistono delle persone con un atteggiamento ed una visione della vita positiva. Per lo stesso motivo ci sono anche delle persone infelici. Essere felici o infelici è una scelta! L’infelicità esiste perchè esiste la felicità. La felicità che vogliamo mantenere per lunghi periodi e solo un tentativo frustrante che non potremo mai realizzare.
Ti sembra strano?
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Non è possibile essere sempre felici. La felicità non è un’emozione che possiamo mantenere per sempre e nemmeno per lunghi periodi. Come tutte le emozioni, anche la felicità lascerà il posto ad altre emozioni. Quando dico che essere felici o essere infelici è una scelta, non sto parlando dell’emozione felicità o dell’emozione tristezza, ma di uno schema mentale, di un atteggiamento, di un modo d’essere che ci fa stare meglio, appagati, soddisfatti e felici. Allo stesso modo, essere infelici vuol dire mantenere un atteggiamento o uno schema mentale che ci fa vivere male, tesi, arrabbiati, quindi infelici.
Istruzioni per essere felici o infelici
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Il primo modo per sperimentare l’infelicità è mettere la tua vita nelle mani degli altri. Vuoi veramente essere felice? Non cercare mai l’approvazione altrui e, soprattutto, non impostare la tua vita in base all’approvazione. Ti sembrerà strano ma tutte le persone di successo sono andate contro l’opinione altrui. Solo esprimendo il tuo vero “IO” potrai sentirti libero e felice. Tutte le persone che si lamentano, molto spesso stanno cercando di soddisfare qualcuno che non è se stesso. Vuoi sentirti imprigionato, teso ed insoddisfatto? Fai quello che gli altri si aspettano da te.
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Capisci se quello che ti sta stressando, preoccupando o angosciando è un problema o un dato di fatto. Capire la differenza tra un problema e un dato di fatto è fondamentale per essere sereni. I problemi hanno sempre una soluzione, a differenza dei dati di fatto che possiamo solo accettare senza nemmeno cercare di cambiarli. Avere un genitore che non mi ha mai valorizzato è un dato di fatto. Avere un figlio che non vuole impegnarsi a scuola è un dato di fatto. Questo vuol dire vedere la persona per quello che è e non per quello che dovrebbe essere. Il problema in questi due casi è che io figlio o io genitore ci sto male. La soluzione allora è accettare che le persone non sono come voglio io ma come sono loro e lo devo accettare.
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Non mi stancherò mai di ripeterlo ma vivere nel passato o nel futuro provoca infelicità. Accetta che tutto quello che è stato, quello che verrà non ti appartiene; a te appartiene solo il presente. Molte persone, quando gli chiedi come stanno, dicono: “male”, perché pensano a quello che è successo o a quello che potrà accadere. Hanno paura che i figli crescano, hanno paura e soffrono perché possono perdere il lavoro o un loro caro, hanno paura e sono infelici perché loro stessi moriranno… Ma nel presente non c’è nulla di tutto questo.
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Un’altra fonte di infelicità è la necessità assoluta ed ossessiva del controllo. Il controllo è importante, ma come tutte le cose deve essere usato nella giusta dose. Posso controllare che l’auto non rimanga senza benzina, posso controllare che le bollette di casa siano state pagate. Ora pensate di stare attenti costantemente al livello della benzina dell’auto o di controllare più volte al giorno se tutte le bollette sono state pagate o quando scadranno. Come sarebbe fare un viaggio o come sarebbe la tua vita in casa? Un inferno! Il controllo serve solo per le cose più pratiche, ma non cercate mai di tenere sotto controllo voi stessi o le vostre emozioni, perché il risultato sarebbe disastroso e l’ansia si impadronirebbe di voi.
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Se sei una persona che vuole avere ragione, sarai di sicuro una persona infelice. Impara a non aver bisogno della sicurezza della ragione o della giustizia. Il bisogno di avere ragione è solo una tua grande debolezza, perché ti porta a pensarti giusto e bravo, perché fai e dici la cosa giusta. Puoi essere giusto anche senza questo riconoscimento, anzi, se non lo ricerchi costantemente vuol dire che la tua sicurezza è interiore e non è dovuta ad un riconoscimento esteriore.
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Paura e rabbia sono le due emozioni che ci hanno permesso di evolverci fino ad oggi. Sono le due emozioni principali che tutti i mammiferi provano e non solo. Sono così arcaiche che nascono nel cervello retiliano, strutture profonde del nostro cervello. Ma se ti farai guidare da queste emozioni la tua vita sarà un inferno. Impara a non averne bisogno! Quando ti accorgi che la tua vita è guidata da paura e rabbia, abbandonale immediatamente perché stai vivendo molto male.