IL CORAGGIO D’ESSERE SE STESSI. Il termine coraggio nel senso comune evoca una forza d’animo nei confronti di difficoltà, pericoli, ostacoli. Coraggio significa rischiare una strada diversa da quella che la paura e le nostre inferiorità suggerirebbero. Si può parlare di coraggio fisico, mentale, sentimentale, spirituale, in ragione della qualità del limite da superare e dell’azione compiuta dal soggetto. Il coraggio rappresenta in modo consapevole o inconsapevole uno stato di liberazione dal malessere, dal pericolo.
Il significato psicologico di coraggio è legato alla forza mentale o morale per avventurarsi, perseverare e resistere a pericoli, paure o difficoltà. Fermezza, forza di carattere, audacia.
L’altra faccia del coraggio è la paura o meglio la paura si cela nel coraggio. La paura è vista come un’emozione da cui scappare e da tenere lontano. Ma ci sono paure che non si possono neanche superare completamente.
COSA FARE?
Il passo fondamentale è quello di accettare le paure e allenare il coraggio.
Un equipe di ricercatori israeliani ha cercato di approfondire che cosa succede nel nostro cervello quando decidiamo di affrontare la paura invece di scappare. E’ stato realizzato un test e i volontari sono stati raggruppati in due categorie: paurosi e coraggiosi.
Yadin Dudai e collaboratori con questo esperimento ha evidenziato che le persone che hanno deciso di affrontare la paura hanno manifestato un’intensa attività elettrica nell’area subgenuale della corteccia anteriore del cingolo, una zona profonda tra i due lobi del cervello. Questa attività non si è verificata in chi ha deciso di non affrontare la paura. Lo studio ha suggerito che abbiamo le capacità per superare le nostre paure e concretamente è necessario intervenire sul nostro comportamento.
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Il coraggio non è pertanto una dote innata, ma è un tipo di comportamento che si può apprendere nell’arco della vita. Se pensiamo alla paura dell’acqua nei bambini dovuta a cause come una brutta esperienza, o l’idea che può essere un ambiente freddo e un po’ traumatico, oppure un timore collegato alla paura di perdete il controllo o di affogare. Questa è una paura appresa.
Come si può imparare la paura così si può disimparare, anche se è difficile. L’essere umano è predisposto alla capacità di affrontare situazioni. E’ necessario trovare la forza o meglio ricordarsi di avere una forza innata capace di sfidare condizioni già vissute.
DA DOVE INIZIARE?
La sfida più grande è cercare di diventare più coraggiosi nel quotidiano.
Vi consiglio alcuni esercizi per iniziare a stimolare il vostro coraggio:
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Condividere le proprie idee con persone care.
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Esprimere i propri sentimenti con i propri amici o con i propri genitori.
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Fare qualcosa di nuovo.
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Mettere dei limiti a quello che potete dare agli altri o chiedere.
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Vestirvi come piace a voi.
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Guardare il “nemico” negli occhi (se qualcuno vi guarda male, guardatelo dritto negli occhi).
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Non abbiate paura di sentirvi liberi e fare cose che si differenziano dalla noma. Avete voglia di cantare mentre camminate? O nel vostro terrazzo? Perché non farlo?!
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Dite di no alle cose che non volete fare.
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Mostrate le vostre debolezze, senza vergognarvi.
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Amate i vostri difetti.