L’ansia da prestazione è un fenomeno comune che può manifestarsi in vari ambiti della vita, come il lavoro, lo sport, la scuola e le relazioni interpersonali. Molto spesso mi capita d’incontrare persone che sono bloccate nel proprio sviluppo personale dall’ansia. Chi soffre di questo tipo di ansia vive una preoccupazione eccessiva o un timore di non riuscire a soddisfare le aspettative o di fallire in una determinata attività.
Qual è la causa?
L’ansia da prestazione può essere causata da vari fattori:
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Aspettative elevate: viviamo in una società competitiva che spesso valuta le persone in base alle loro prestazioni. Molto spesso le aspettative elevate arrivano direttamente dai familiari. In altri casi le aspettative elevate provengono da altri ambiti come la scuola o lo sport. Questo può portare a pressioni eccessive e aspettative irrealistiche su se stessi.
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Esperienze passate: fallimenti o critiche passate possono portare a dubbi sulle proprie capacità e a timori di future prestazioni. Se un bambino viene costantemente criticato crescerà con l’idea e inizierà a pensare di non essere capace. La vita poi gli confermerà tale schema, perché dovrà apprendere molte abilità che non ha ancora acquisito.
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Paura del giudizio: la paura di essere giudicati negativamente dagli altri può aumentare l’ansia da prestazione. Quando si pone l’attenzione solo sulle aspettative altrui si prova una grande paura di deludere l’altro. La paura, qualsiasi essa sia, ha come effetto un blocco, che nell’ansia da prestazione viene vissuta come la reazione finale.
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Quali sono i sintomi?
I sintomi dell’ansia da prestazione possono essere sia fisici che mentali. Ecco alcuni dei sintomi più comuni:
Sintomi fisici
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Tremori
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Tachicardia
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Iperventilazione
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Sensazione di soffocamento
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Tensione muscolare
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Mal di testa
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Crampi e diarrea
Sintomi mentali
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Intensa paura del fallimento
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Scarsa concentrazione
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Accelerazione del pensiero
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Scarsa fiducia in sé stessi
Come si cura l’ansia da prestazione?
Ecco alcuni suggerimenti:
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Tecniche di rilassamento: tecniche come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. E’ importante praticare le tecniche di rilassamento in modo continuativo e costante, soprattutto quando non si prova ansia.
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Autocompassione: essere gentili con se stessi e riconoscere che tutti commettono errori può aiutare a ridurre l’ansia. Volersi bene soprattutto quando si sbaglia è un ottimo modo per apprendere l’amore incondizionato. Su questo argomento ho scritto un articolo la settimana scorsa.
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Esercizio fisico: l’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre l’ansia e migliorare l’autostima. L’ansia di prestazione non è solo un problema psicologico ma anche fisico. In un società sempre più sedentaria riprendere la fisicità è fondamentale. Come dicevano gli antichi; mens sana in corpore sano
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Parlare con un professionista: se l’ansia da prestazione è eccessiva o interferisce con la vita quotidiana, può essere utile parlare con un professionista della salute mentale.