Com’è la tua famiglia o com’è stata la tua famiglia?
Quando nasciamo non possiamo sceglierci la famiglia. Ci troviamo in un contesto familiare e ce lo dobbiamo tenere. Personalmente non penso che i genitori e la famiglia allargata a fratelli, sorelle o nonni siano la causa principale di tutti i mali. Dico sempre che in tutte le famiglie con più figli possiamo trovare differenze abissali tra i figli anche se le condizioni economiche, sociali e genitoriali sono identiche. Questo dovrebbe far riflettere e farci capire che la responsabilità individuale non è mai da sottovalutare.
Di sicuro la famiglia è il primo ambiente in cui impariamo a relazionarci e ad esplorare il mondo. È il luogo dove iniziamo a conoscerci ed a conoscere la realtà. Proprio per questo penso che sia molto importante trovarsi in una famiglia funzionale e non in una famiglia tossica.
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Molti genitori pensano di essere dei bravi genitori e non sanno che stanno facendo del male ai propri figli. Si dice: “le peggiori cose sono state fatte con le migliori intenzioni”. Questo è vero anche per quanto riguarda l’educazione dei figli.
Ma come deve essere una famiglia funzionale alla crescita responsabile e matura dei figli?
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Sicura. Quando parlo di sicurezza non intendo un bunker dove ci sono le inferiate alle finestre. Per sicurezza intendo un posto dove crescere e sentirsi liberi di essere se stessi. Poter esprimere le proprie idee, un posto dove non ci si sente giudicati o imprigionati in schemi ed idee che non sono proprie. Un genitore che non permette al proprio figlio di scegliere un indirizzo di studi non può considerarsi un genitore che facilita il benessere del figlio.
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Resiliente. La resilienza è la capacità che le persone apprendono nell’affrontare le difficoltà della vita. Non è una capacità innata ma l’apprendiamo nel corso della nostra vita. Anche la famiglia come tutte le cose vive affronta momenti difficili. Se la famiglia, quindi in primis i genitori, sono persone resilienti che non gettano la spugna subito, insegneranno anche ai figli ad esserlo.
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Che sa cambiare. Il cambiamento è l’unica costante in questo universo e tutto è soggetto a questa semplice regola. Se una famiglia (quando parlo di famiglia, intendo in primis i genitori) non cambia nel corso della propria esistenza, perché i figli per loro natura sono soggetti a dei cambiamenti veloci e repentini, non sarà mai una famiglia funzionale. Cambiare vuol dire riconoscere i cambiamenti ed accettare un nuovo adattamento. Solo in questo modo la famiglia crescerà in armonia.
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Rispettosa. Il rispetto in tutte le relazioni è il vero collante. Quando c’è rispetto per l’altro c’è sempre amore. Rispettare le idee, la privacy, gli spazi e tutto il resto è l’unica vera e sacra regola non solo all’interno dei componenti della famiglia ma anche fuori. Il rispetto lo apprendiamo in famiglia ed in questo modo lo potremmo usare anche con gli altri.
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Le famiglie che funzionano bene sono quelle che sanno stare insieme. Chiaramente quando i figli sono piccoli si passa del tempo insieme, ma non è detto che tutti i componenti della famiglia lo facciano. Anche quando i figli crescono e desiderano avere più libertà, le famiglie sane sanno stare insieme e lo fanno senza conflittualità.
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I ruoli sono definiti e chiari. Un genitore deve fare il genitore e allo stesso modo un bambino farà il bambino. Cosa voglio dire: i ruoli all’interno di una famiglia devono essere chiari e non ci deve essere confusione. Non c’è nulla di più deleterio quando un genitore vuole fare il figlio o quando un figlio si prende delle responsabilità da genitore.