Molto spesso ci sentiamo sotto stress. Ma quali sono le patologie dello stress che uno psicologo o uno psicoterapeuta affronta nella sua pratica clinica?
Il viversi un evento o una condizione stressante, in alcuni casi, può portare ad una precisa risposta psicofisica non adattativa, che comunemente chiamiamo stress.
La risposta ad un evento o ad uno stimolo, può non essere funzionale ed adattiva per la persona. In questo caso la persona rimane e mantiene uno stato di tensione.
In questi casi, la persona può iniziare a soffrire di un disturbo dell’adattamento, di un disturbo acuto da stress, di un disturbo post traumatico da stress oppure di una vera e propria psicosi acuta da stress.
Disturbo dell’adattamento
Il disturbo dell’adattamento è caratterizzato da disturbi significativi, di lieve o moderata entità. Le cause principali di un disturbo dell’adattamento sono dovute ad un evento emozionale significativo come una malattia fisica, il pensionamento, una separazione dal partner o alla perdita del lavoro. La persona non riuscendo a trovare e a usare nuove strategie di coping (processo tramite il quale una persona cerca di far fronte alle nuove richieste ambientali e intrapsichiche) non riesce a gestire e a superare l’evento. L’individuo può dimostrare dei sintomi o dei comportamenti al di là di quanto prevedibile all’esposizione dell’evento stressante. Di solito una volta che il fattore stressante (o le sue conseguenze) sono scomparsi i sintomi non persistono più di sei mesi. I fattori stressanti possono essere eterogenei, singoli o costituiti da più eventi, ricorrenti o continui, interessare un singolo individuo o intere comunità, come nelle calamità naturali. Umore depresso, ansia, la combinazioni di entrambi e alterazione del comportamento sono i sintomi predominanti.
Disturbo acuto da stress (DAS)
La caratteristica tipica del disturbo acuto da stress (DAS) è la gravità oggettiva dell’evento, la sua durata, il grado di coinvolgimento del soggetto e la naturale predisposizione personale. Il disturbo acuto da stress ha una durata che varia dai due giorni alle quattro settimane. Se persiste oltre questo arco di tempo si entra nel disturbo post traumatico da stress (Dpts).
I criteri per valutare il disturbo acuto da stress sono secondo il DSM IV:
La persona è stata esposta ad un evento traumatico in cui vi erano i seguenti elementi:
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La persona ha vissuto o ha assistito o si è confrontata con un evento o più eventi che hanno comportato la morte o una minaccia per la vita o una grave lesione o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri.
La risposta comprende paura intensa e sentimenti di orrore.
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Durante o dopo l’esperienza dell’evento stressante presenta i seguenti sintomi dissociativi: riduzione della consapevolezza dell’ambiente circostante (stordimento), derealizzazione e depersonalizzazione, amnesia dissociativa (non ricordare eventi dell’evento traumatico).
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L’evento traumatico si ripresenta in almeno uno dei seguenti modi: immagini, pensieri, sogni, illusioni, flashback. Il soggetto continua ad avere persistenti sensazioni di rivivere l’esperienza traumatica.
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Marcato evitamento degli stimoli che rievocano ricordi del trauma.
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Sintomi marcati di ansia e del tono dell’umore. Scarsa concentrazione, irritabilità, ipervigilanza e irrequietezza motoria.
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Lo stato di stress dura minimo due giorni e massimo quattro settimane e si manifesta entro quattro settimane dall’evento traumatico.
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la malattia causa un disagio clinicamente significativo impedendo lo svolgimento delle funzioni relazionali e sociali, ostacolando l’individuo a compiere compiti fondamentali come la cura personale, recarsi a scuola o al lavoro.
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Il disturbo non deve essere causato dall’uso o dall’abuso di una sostanza o da un quadro clinico generale non meglio specificato di un disturbo psicotico breve.