Abbuffate. Che significato psicologico c’è dietro alle abbuffate incontrollate o BED (binge eating disorder)? Quando si parla di abbuffate bisogna chiarire che si parla di una vera e propria patologia alimentare con delle caratteristiche ben precise. Perché le abbuffate siano patologiche devono avere almeno tre delle seguenti caratteristiche:
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mangiare molto rapidamente in poco tempo (circa trenta minuti);
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mangiare grandi quantità di cibo anche se non si ha fame;
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mangiare fino a provare una sensazione dolorosa;
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mangiare in solitudine perché si prova imbarazzo visto la quantità di cibo ed il modo in cui lo si mangia;
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provare intensi sensi di colpa e disgusto di se stessi alla fine dell’abbuffata.
Il BED (binge eating disorder), in italiano abbuffate incontrollate, è un vero e proprio comportamento alimentare in cui la persona ha un’alimentazione incontrollata in un determinato periodo di tempo. In questo arco di tempo (circa trenta minuti) la persona mangia in modo compulsivo una grande quantità di cibo anche se non ha fame e alla fine si sente in colpa per l’abbuffata. Il risultato di questo comportamento è l’aumento consistente di peso fino a raggiungere l’obesità.
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A differenza dell’anoressia, nelle abbuffate non si mettono in atto comportamenti compensatori come il vomito autoindotto, l’abuso di lassativi o attività sportive intense.
Per la diagnosi di questo comportamento patologico non ci devono essere disturbi a livello fisico o diagnosi di altre patologie.
Ma qual è il significato psicologico di questo comportamento?
I significati sono molteplici:
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Un corpo corpulento funge da barriera, da muro nei confronti dell’altro.
Un corpo grasso non è attraente, in questo modo la persona si mette al riparo da una ipotetica relazione intima e da un coinvolgimento sessuale.
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Un corpo paffuto permette anche di essere visti, di occupare uno spazio fisico.
In questo modo si cerca di avere una presenza fisica che deve essere più grande del dovuto, perché deve compensare una mancanza a livello psicologico e di personalità. In questa situazione il cibo viene usato come mezzo per riempire un vuoto e permette al soggetto di sentirsi, di esistere come persona.
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Un altro significato che assume il cibo quando viene ingurgitato in modo compulsivo è usarlo per punirsi.